lunedì 27 luglio 2009

bipolari nei bilocali

non sono un grande automobilista. sarebbe anzi più corretto dire che detesto guidare; forse anche perchè ogni volta che lo faccio misteriosamente la grande punto perde un pezzo (ed io non me ne rendo mai conto) oppure perchè altrettanto spesso rischio la vita... in ogni caso questo mi porta a prendere l'auto solamente quando non posso proprio farne a meno (e qui vi rimando a due post fà) e a sfruttare per le commissioni quotidiane la rete tentacolare del trasporto pubblico, o anche solo le tozze gambe da calciatore (mancato del tutto) di cui sono dotato. senza dilungarmi sull'efficienza e sulla qualità del servizio della gloriosa GTT (lascio volentieri l'incombenza a un gramellini o a un ormezzano qualsiasi) debbo dire che questi viaggi non mi deludono mai. guidare l'automobile impedisce quasi sempre di osservare qualcosa che non sia il culo di un altro veicolo, o al limite di qualche ragazzetta accortasi dell'arrivo dell'estate.
ho notato comunque che la crisi (economica, di valori, sociale, sanitaria... quella che più vi piace) ci ha portato in dono un incremento esponenziale del tasso di pazzia, già serpeggiante da tempo. nel mio quartiere fin da quando sono bambino si aggira un folle che costantemente conta le carte da un mazzo napoletano senza parlare mai con nessuno, e che quando si arrabbia ne strappa qualcuna e la butta per strada; la nana aggressiva di porta susa è ormai un simbolo di torino al pari della mole, mentre la new entry che mi pare più accattivante è il tizio appostato davanti a un portone di via garibaldi (nei pressi di piazza statuto) che aspetta solamente che qualcuno gli passi di fianco per disquisire amabilmente di tattiche calcistiche, risultati e compravendita di giocatori. anche il barbone che manda baci o minaccia passanti armato di ciabatte, avvistato in piazza castello, ha un suo perchè, anche se la condizione di barbone a tempo pieno in qualche modo ne giustifica la misantropia.
tuttavia fin qui ho parlato di professionisti del disagio metropolitano, mentre sempre più spesso sono persone apparentemente "normali" (termine che non userei se non fosse funzionale alla discussione; in fondo "Chi è normale?" è una domanda destinata a rimanere senza risposta) a stupirmi con comportamenti dissonanti. ho visto con questi occhi sul 16 un anziano agitare il bastone da passeggio e dare di troia a una donna equipaggiata con ombrello e carrozzina che a sua volta gli ribatteva di stronzo, e tutto senza nessun motivo dato che erano entrambi seduti; non si contano poi i passeggeri che salgono per un paio di fermate, sbraitano contro dio e tutti i santi e scendono poco dopo, forse attori pagati solo per creare scompiglio.
inevitabilmente questi personaggi mi lasciano attonito e non solo per il profondo malessere che esprimono, ma soprattutto per la violenza con cui mi impongono di soffrire con loro; avremmo tutti i nostri buoni motivi per lasciarci andare, è un fatto di educazione ed empatia con gli altri esseri umani ad impedircelo.
per questo dico che è ora di basta. e non parlo di una volgare eliminazione fisica, cari lettori dotati di senno spaventati dalla generale deriva nazista, affatto! la mia soluzione è ben più radicale e innovativa: Spiazziamoli! Noi inseriti abbiamo la facoltà di organizzarci, di programmare le nostre follie, ce la siamo sudata. basta contenerci! per esempio l'operaio potrebbe correre bestemmiando per la città senza soste nei giorni in cui è costretto alla cassa integrazione, il giovane laureato disoccupato potrebbe girare nudo e masturbarsi fino allo svenimento, il manager in disgrazia potrebbe girarsi indietro la cravatta, mangiarsi la giacca e iniziare a boxare con il barbone.
scommettiamo che poi nessuno vi chiede se l'inter ha fatto bene a cedere Ibrahimovic?

download: escono i pazzi di j ax, la lotta armata al bar de le luci della centrale elettrica

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