lunedì 6 ottobre 2008

quattro parole in croce di un uomo in croce

chi mi conosce sa che ultimamente sono stato molto impegnato, oserei dire sfruttato, tanto fisicamente quanto psicologicamente, così inevitabilmente il blog ne risente. fingendo di credere che il suddetto non venga letto solo dai miei amici intimi (anzi, fingendo che venga effettivamente letto da qualcuno) ecco un breve riassunto della mia condizione attuale, forse più che altro una scusa per raccattare comprensione telematica da parte di voi affezionatissimi.
ho iniziato il 27 settembre un tirocinio che definire assassino mi pare francamente riduttivo, dato che la morte per strangolamento o arma da fuoco preserva parzialmente intatta la dignità della vittima; ogni giorno che Dio manda in terra (escluso il mercoledì, ma proprio per questo mi auguro che Dio continui a mandarlo in terra) trascorro circa 8 ore negli uffici di una misconosciuta rete televisiva piemontese, esclusa la domenica in cui ne trascorro 12. la stessa collocazione oraria è perfidamente infame: settimanalmente dalle 15 alle 22:30, la domenica dalle 12 alle 24. inutile sottolineare che i miei sforzi per continuare a condurre una vita socialmente soddisfacente siano destinati al fallimento, sentendomi spesso troppo stanco o semplicemente svuotato per uscire, benchè talvolta ci provi ugualmente (tra l'altro, cos'è questa figa di cui parlano tutti? ho qualche ricordo, ma è tutta una nebbia..). aggiungete una quotidiana somministrazione di lavate di capo sparse, giramenti di cazzo altrui, sfoghi di frustrazioni di ogni genere, avances di un presentatore gay dalla sessualità ahimè straripante; il peggio sono probabilmente le ore in cui non c'è un cazzo da fare, e lì giù di caffè macchinettaro e battute fruste.
la domanda sorge spontanea (e se ricordate putignani di mai dire gol vi consiglio di leggervela con quell'accento): peeeeeerchè? ma soprattutto peeeeeeeeeeeeerchè? hmmm, bella domanda ("grazie! - prego, non c'è di che... - cosa fai stasera? - no guarda, stasera sono al grp - l'hai detto anche ieri sera... - PERCHE' ERO LI' ANCHE IERI SERA, CRISTO") non ne ho idea. non mi pagano un benemerito cazzo, vi ho mostrato quanto assurdi siano gli orari e se devo dirla tutta non sto imparando chissàcchè, anche perchè il pool di tecnici assegna-compiti sembra preferire di gran lunga l'altro stagista, che peraltro ammetto essere più competente e portato del sottoscritto (forse pure perchè è lì da 4 settimane e a lui qualcosa l'hanno spiegato in prima persona, mentre a me arriva sempre la sua versione stile telefono senza fili); del resto i tecnici sono appena tre, di cui a turno uno è in giornata libera, uno è fuori per un'esterna e l'altro smazza tutto il lavoro da fare. chi potrebbe mai avere tempo per prendersi cura di noi implumi stagisti?
oltre al masochismo puro e al fatto che questa cosa vale 10 crediti necessari al dams, credo che l'unica ragione che mi spinga a persistere sia la speranza di imparare, seppur lentamente, un mestiere "pratico", da sempre mio punto debole. da più parti promettono si tratti di un esperienza "altamente spendibile, profondamente qualificante, che ti permetterà nel giro di quattro mesi di lanciarti come free". spero almeno mi diano un paracadute

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