eeeeeeeee ma se non l'ho mai fatto un motivo ci sarà. spesso quando si parla di alcuni argomenti caldi (soprattutto quelli che più piacciono a noi g-g-g-iovani: sesso e droga, il rock'n'roll viene dato clamorosamente in ribasso, forse sostituito dalla tektonic) c'è una certa tendenza ad escludere dal discorso chi non ha spinto l'asticella della propria esperienza oltre ad un certo limite. i più scafati si arrogano il diritto di guardare dall'alto in basso te, piccolo pulcino, che non ti sei mai fatto infilzare i capezzoli con una molletta elettrificata dal tuo partner, o che non pasteggi regolarmente a bottigliette di plastica bruciate.
in un certo senso questo "se non l'hai mai fatto allora non puoi capire" è una costante, diciamo paragonabile al "se non voti allora poi non ti puoi lamentare". ma equivale a ragionare con gli stessi schemi mentali che partoriscono adesivi da paraurti. intanto rispetto la scelta di chi oggi non si reca alle urne per mancanza di un'offerta seria, e credo che abbia lo stesso diritto di lamentarsi di quel 20% di italiani che vota persino una roba tipo l'ultimo referendum. (e si perde per questo il concertino degli Arsenico a Spazio, come il sottoscritto) Ma io accetto di parlare di politica con chi non vota, e nemmeno tento di convincerlo di fare il contrario. c'è una scelta (o forse più spesso menefreghismo, alla base del tutto), ed è comunque qualcosa.
sono per una ri-valutazione del concetto di scelta ai danni del concetto di esperienza. lo dico innanzitutto perchè non mi drogo (mai l'ho fatto seriamente e sinceramente non penso comincerò) ma penso di avere il diritto di parlarne senza che la mia opinione conti inevitabilmente meno di chi ne fa/ne ha fatto uso più o meno regolarmente. e non mi si faccia un discorso di "paura che ti blocca", dato che in certi ambienti è chi si astiene dal consumo ad essere la mosca bianca; la legge del branco vale ovunque, non si ha paura di qualcosa che fanno tutti. (penso, per estensione, a quante poche persone fra quelle che conosco non bevono alcoolici, che io ritengo una semi-droga). per me il mondo è già abbastanza allucinante così com'è, alle sostanze stupefacenti a pagamento preferisco dosi pesanti di osservazione gratuite, ma se un "consumer" la pensa diversamente, liberissimo.
sul sesso il discorso è molto simile; quasi tutte le pratiche più varie e dal mio punto di vista stomachevoli sono ormai sdoganate, e spesso sono i più insospettabili a dilettarvisi. ma sono abbastanza certo che non sia la Paura del Nuovo a impedirmi di farmi cagare in faccia, o di prendermi un dildo nel culo... è che non lo voglio fare (forse solo per ora, forse per sempre) per una ragione d'istinto. ma possiamo parlarne comunque, e tutti con lo stesso pieno diritto?
per lo stesso motivo non voterò mai Lega e Pdl. le mie perversioni non arrivano a tanto.
Album del giorno: Giorgio Canali e Rossofuoco, "Nostra signora della Dinamite"
1 commento:
grazie per il commento, a mio giudizio interessante quanto il post stesso.
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